Con l’arrivo dell’estate, per milioni di persone si ripresenta la solita domanda di dove andare in vacanza. L’offerta è così vasta e le possibilità quasi infinite che viene naturale chiedersi: quale meta scegliere? Ma accanto all’entusiasmo per la partenza, ci domandiamo mai quale sia l’impatto ambientale dei nostri viaggi?
Il turismo non è solo un motore economico fondamentale, ma anche una delle principali cause di inquinamento e consumo di risorse a livello globale. Secondo l’UNEP, il settore è responsabile del 5% delle emissioni mondiali di gas serra, una quota destinata a crescere. Senza una vera transizione ecologica, entro il 2050 il turismo potrebbe aumentare del 154% il consumo energetico e del 131% le emissioni rispetto a oggi. L’impatto si vede anche nei consumi dei viaggiatori: un turista medio consuma tre o quattro volte più acqua ed energia e produce fino a 2 chili di rifiuti al giorno. In molte mete i visitatori superano gli abitanti, creando pressioni insostenibili su risorse e servizi.
Chi desidera viaggiare in modo responsabile dovrebbe prima di tutto programmare il viaggio con attenzione. Sempre più strutture offrono soggiorni nel rispetto dell’ambiente: bio-hotel, campeggi ecologici e strutture certificate con marchi come Green Globe, TourCert, EU-Ecolabel o la nota Bandiera Blu per località balneari e porti turistici sostenibili. Anche l’Agenzia CasaClima, con la certificazione di sostenibilità ClimaHotel, ha voluto premiare l’impegno delle strutture alberghiere che si sono distinte su questi temi. (www.climahotel.it).
Analizzando le cause, si evidenzia che il maggiore contributo alle emissioni deriva dagli spostamenti. Aerei e automobili hanno l’impatto più rilevante. Per questo motivo è più ecologico scegliere il treno o il pullman. Esistono ormai numerose destinazioni car-free: un esempio calzante sono le “Perle delle Alpi” (Alpine Pearls), un consorzio di 19 comuni in quattro Paesi alpini (Germania, Austria, Slovenia e Italia) dove è garantito il trasporto con mezzi pubblici e non è necessario disporre di un veicolo proprio.
Se volare è inevitabile, meglio scegliere voli diretti per ridurre distanze percorse e consumi legati a decolli e atterraggi. Inoltre, viaggiare leggeri conviene: ogni chilo in più fa aumentare consumi, emissioni e costi. In vacanza è giusto rilassarsi, ma senza sprecare: è importante mantenere comportamenti responsabili, come spegnere l’aria condizionata e le luci quando non servono, chiudere l’acqua mentre ci si lava i denti o ci si insapona e riutilizzare gli asciugamani più volte per evitare lavaggi inutili.
Anche a tavola si può fare la differenza: meglio preferire ristoranti e negozi che offrono prodotti locali e di stagione. In questo modo si riducono le emissioni legate ai trasporti e si sostiene l’economia del posto. La stella verde Michelin, introdotta nel 2020, segnala i ristoranti che puntano sulla sostenibilità: orti propri, no agli allevamenti intensivi e filiere corte sono tra i criteri premiati.
Viaggiare in modo sostenibile non significa rinunciare al piacere della vacanza, ma scegliere con consapevolezza per ridurre l’impatto sull’ ambiente e rispettare i luoghi che ci ospitano.
KH