Via libera della Giunta il 14 settembre alla prima proposta di aggiornamento del piano clima provinciale del 2011, il documento che contiene le misure da attuare sul territorio per la tutela del clima. La bozza sarà ora presentata in Consiglio provinciale su proposta del presidente della Provincia Arno Kompatscher e nelle prossime settimane sarà predisposta una procedura partecipativa di dibattito pubblico attraverso una piattaforma ad hoc, come accade per tutti i grandi progetti di interesse della collettività – ai sensi del Dpcm 76/2018 – per accogliere proposte di integrazione e osservazioni.
In Alto Adige, da questo punto di vista, ci siamo posti traguardi più ambiziosi di quelli contenuti nel Green Deal europeo. Vogliamo contraddistinguerci come territorio virtuoso che fa più degli altri, e il messaggio è chiaro: sul tema del clima e dell’ambiente non c’è più niente da rimandare.
-Arno Kompatscher
Gli obiettivi
Sono numerosi gli obiettivi individuati dall’amministrazione provinciale nella bozza di aggiornamento del Piano clima, elaborato dall’Agenzia provinciale per l’Ambiente e la tutela del clima. Tra questi: l’aumento della quota di energie rinnovabili all’80% entro il 2030, fino al 90% nel 2050, attraverso una diversificazione delle fonti rinnovabili; l’incremento del fotovoltaico fino a 400 MW; l’ottimizzazione degli impianti di teleriscaldamento esistenti; la densificazione delle reti esistenti e un approvvigionamento più efficiente. Sul teleriscaldamento la Provincia ha fatto la propria parte programmando il prossimo allacciamento di 24 edifici di proprietà, tra scuole e uffici, che consentirà un risparmio di energia del 15% rispetto al 2019. Il consumo di energia elettrica per l’illuminazione pubblica sarà ridotto di un ulteriore 15% rispetto al 2019 e con l’attuazione dei piani climatici e dei piani comunali di efficienza energetica (ComuneClima, Patto dei sindaci, European Energy Award), il consumo energetico dei Comuni sarà ridotto entro il 2030 di almeno il 15% rispetto al 2019. Ai temi A22 e agricoltura, per la loro complessità, saranno dedicati in futuro documenti separati. Eurac, infine, sarà incaricata di fornire alcune misurazioni specifiche e altri approfondimenti saranno effettuati con istituti di ricerca per gli aspetti economici conseguenti alle linee guida.
(Fonte: ASP)