L’Europa intera si sta muovendo nella stessa direzione e ha deciso di ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 55% rispetto al 1990. Il modo in cui viaggiamo gioca un ruolo decisivo in questo senso. Siamo chiamati a una “svolta della mobilità” che ha cambiato radicalmente il modo di pianificare la mobilità. Anche se molte misure individuali in Alto Adige sono già state avviate, in considerazione della complessità della questione e dell’impatto sul cambiamento climatico, dobbiamo considerare la mobilità nel suo complesso. Questo è ciò che abbiamo fatto.
Il AltoAdigePlan per la mobilità di domani ci garantirà, che in futuro un maggior numero di persone viaggino in treno, autobus o bicicletta e che i mezzi di trasporto siano meglio collegati. Il piano serve come linea guida per tutte le misure future, che possono essere coordinate in modo ottimale. Oltre al passaggio dal trasporto privato a quello pubblico, riguarda anche l’aumento della sicurezza sulle strade e la mobilità transfrontaliera.
Dopo tutto, uno degli assi di transito europei più trafficati attraversa proprio la nostra Provincia. Se si vuole descrivere il ruolo che questo piano svolge per noi, lo si potrebbe paragonare ad una partitura musicale. La Provincia è il podio del direttore d’orchestra, per così dire, e garantisce l’interazione armoniosa di tutti gli “strumenti della mobilità”. I membri più importanti dell’orchestra sono i comuni e le città. Nel 2022 è stato rivisto il piano precedente in base ai requisiti del “Green Deal” europeo.
In linea di principio, tale piano richiede esattamente questo a tutti i Paesi e le regioni d’Europa, quello a cui è stato appena lavorato: un piano centrale che indichi quali misure nazionali di mobilità possono essere messe in atto per raggiungere gli obiettivi climatici e di sicurezza stradale. Grazie all’adeguamento alle ultime direttive europee sulla mobilità dei passeggeri, sul trasporto merci e sulla logistica, Alto Adige ora ha accesso ai finanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Fondo Sociale Europeo (FSE) e del Forest Stewardship Council (FSC). Il piano si basa su un’ampia analisi dei dati, compreso un sondaggio tra gli utenti del trasporto pubblico, con un numero di risposte incoraggiante pari a 6.000.
Nelle prossime settimane presenteremo i sette punti focali della futura mobilità sostenibile che fanno parte del Piano Clima Alto Adige 2040!
Ulteriori informazioni del Piano provinciale per una mobilità sostenibile trovate QUI
Test: Depliant "L’ Alto Adige in movimento - Il nostro piano per la mobilità di domani/Daniel Alfreider