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Clima

COP 29 – dal 11 novembre al 22 novembre ad Azerbaijan

20.11.2024

Nell’agenda della conferenza gli aiuti finanziari per i Paesi poveri, i piani nazionali di riduzione delle emissioni, i fondi per i danni climatici, le risorse per l’adattamento.

La Cop è la “Conference Of the Parties”, ovvero la Conferenza delle parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfcc).

Dallo storico summit di Rio del 1992 durante il quale venne approvata la Convezione quadro sui cambiamenti climatici, ogni anno i 197 Paesi parte del trattato, più l’Unione europea, si incontrano per fare il punto sulla situazione e cercare di portare avanti politiche comuni per arginare il riscaldamento globale sempre più accelerato. Una conseguenza dell’inquinamento prodotto dall’attività umana, come gli scienziati ripetono da tempo e le stesse Nazioni Unite hanno certificato nell’ultimo rapporto dell’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc).

La Cop29 di Baku ha quattro obiettivi:

I punti chiave della COP29:

  • Finanziamenti per i Paesi in via di sviluppo: Un tema centrale è quello di aumentare gli aiuti finanziari destinati ai Paesi meno sviluppati, duramente colpiti dagli effetti dei cambiamenti climatici. La COP29 sottolinea l’urgenza di raggiungere l’obiettivo dei 100 miliardi di dollari all’anno, promesso nel 2009, e di definire nuovi obiettivi finanziari a lungo termine.
  • Ambizione climatica: I Paesi sono stati chiamati a presentare piani nazionali più ambiziosi per ridurre le emissioni di gas serra e limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. La COP29 evidenzia la necessità di azioni concrete e immediate per raggiungere questo obiettivo.
  • Perdite e danni: Un altro tema cruciale è quello delle perdite e dei danni subiti dai Paesi più vulnerabili a causa degli eventi estremi legati al clima. La COP29 discute su come migliorare i meccanismi di finanziamento e sostegno per far fronte a queste perdite.
  • Adattamento: L’adattamento ai cambiamenti climatici è un altro pilastro fondamentale. La COP29 sottolinea la necessità di aumentare gli investimenti per aiutare i Paesi a rafforzare la propria resilienza e a far fronte agli impatti dei cambiamenti climatici.

 

Anche l’Italia partecipa alla 29° Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

Il piano della Presidenza della COP 29 di Baku si basa su due pilastri paralleli che si rafforzano a vicenda:

  • il primo, “migliorare l’ambizione“, combina elementi chiave per garantire che tutte le Parti si impegnino verso piani nazionali ambiziosi e trasparenza;
  • il secondo, “consentire l’azione“, riflette il ruolo fondamentale della finanza, strumento chiave per trasformare l’ambizione in azione e ridurre le emissioni, adattarsi ai cambiamenti climatici e affrontare perdite e danni.

La priorità è quella di ottenere riduzioni profonde, rapide e durature delle emissioni per mantenere le temperature sotto controllo e rimanere al di sotto della soglia di 1,5°C.

L’Italia sta agendo, nel solco dell’accordo di Parigi, sostenendo soluzioni intersettoriali e costruendo partenariati resilienti, fornendo un contributo alla gestione dei rischi sempre maggiori connessi ai cambiamenti climatici.

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