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Abitare

Acquaponica, un’agricoltura sostenibile

22.03.2024

Non c’è molto da illudersi, che in virtù delle recenti piogge  quest’anno non avremo un’emergenza idrica. Secondo gli esperti, infatti, l’acqua delle precipitazioni, anche se in quantità così elevata da causare esondazioni e frane, non si riesce a conservarla senza le infrastrutture adeguate.

L’agricoltura è uno dei settori dove per primo si avvertono gli effetti della crisi idrica e proprio in questo settore la ricerca e lo sviluppo di nuovi sistemi di coltivazione stanno aprendo scenari molto interessanti. Tra questi un nuovo approccio alla coltivazione è dato dell’acquaponica, una tipologia di agricoltura mista ad allevamento che vede le piante coltivate senza terreno con il solo impiego di acqua arricchita con tutte le sostanze nutritive di cui i vegetali hanno bisogno.  Nel caso della acquaponica i nutrienti fondamentali per la crescita delle piante vengono forniti dall’allevamento dei pesci che con le proprie escrezioni, forniscono all’apparato radicale delle piante il nutrimento direttamente dall’acqua. Questi scarti metabolici passano successivamente attraverso un biofiltro che li trasforma in nitrati utili per la coltivazione delle piante. Infine, prima di tornare alle vasche dei pesci, l’acqua viene sterilizzata e resa ottimale per le esigenze vitali delle specie ittiche.
Le specie vegetali coltivabili sono diverse, non solo verdura a foglia come insalate ma anche zucchine melanzane pomodori o erbe aromatiche, come del resto è possibile allevare in acquaponica anche una grande quantità di specie ittiche dalle trote alla carpa come pure i crostacei. Proprio in relazione alle diverse specie animali e vegetali scelte il sistema può essere calibrato in modo da assicurare il corretto apporto di nutrienti alle piante

I vantaggi e i limiti del metodo

I vantaggi ambientali sono notevoli, ad esempio si riesce ad utilizzare un decimo della quantità di acqua generalmente utilizzata per l’irrigazione delle colture tradizionali in suolo oltre a non prevedere l’uso di pesticidi o fitofarmaci a causa della quasi totale assenza di insetti e parassiti oltre che di erbe infestanti.

I limiti di questo sistema di coltura riguardano essenzialmente due aspetti: la fondamentale complessità del sistema di prodizione insieme alla sua sostenibilità economica.  Per avviare una coltivazione di questo genere, infatti, sono richieste competenze sia come agricoltore che com e allevatore di pesci. L’altra criticità è relativa agli elevati costi iniziali di avviamento soprattutto per i grandi impianti; tuttavia, è proprio nelle produzioni di grande scala che si hanno i vantaggi più evidenti. È comunque indicata anche per i piccoli impianti casalinghi che favoriscano l’auto-produzione e sostentamento del fabbisogno giornaliero di una famiglia o di una struttura ricettiva.

Acquaponica in Alto Adige

L’acquaponica è una tecnica presente in Alto Adige dal 2022. Quella che era nata come una start-up nel NOI Techpark si è trasformata in un’azienda di successo con sede a Termeno, che si dedica alla ricerca, alla commercializzazione e all’introduzione dell’acquaponica in Alto Adige.

Con l’aiuto del persico trota, specie che si adatta molto bene alle esigenze dell’acquaponica, vengono coltivate 5 diverse insalate a foglia, disponibili in tutto l’Alto Adige. Nel prossimo futuro, l’attenzione si concentrerà sui pesci e sull’espansione dell’allevamento ittico.

CC/co

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